ROMA SCONVOLTA DALLE VIPERETTE

Nel week end appena trascorso la vita capitale è stata messa a dura prova dal catastrofico arrivo di un gruppo di scatenate Viperette. Nonostante il pericolo fosse stato preannunciato, le autorità, non credendo che un gruppo di dieci Vipere potesse portare tanto scompiglio non hanno messo in atto sistemi di sicurezza adeguati e il risultato è stato una vera esplosione. Numerosissimi i testimoni che hanno assistito alla razzia e che ne sono rimasti veramente scossi.
Le Viperette, partite da Civitanova, capitanate da VipHuron la quale, prossima al matrimonio, era intenzionata a sparare tutte le ultime cartucce, già in autobus hanno iniziato a scatenarsi. Vittime i poveri passeggeri del mezzo che si sono dovuti sorbettare quattro ore ininterrotte di risate e di battute, senza possibilità di scappare o di allontanarsi. Il più grave degli infortunati un giovane ragazzo preso di mira per la somiglianza con Harry Potter (o forse era proprio lui) il quale ha provato a resistere alla coinvolgente allegria viperosa finchè non ne è stato completamente travolto soprattutto grazie all'opera persuasiva di una vipera che per metà del viaggio gli ha sventolato davanti i suoi due gioielli. Harry Potter si riprenderà in una quindicina di giorni ma nessuno sa gli effetti devastanti e permanenti che il contatto ha prodotto in lui.
All'arrivo a Roma, le Viperette hanno continuato la loro opera distruttiva dal quartier generale: Vipcia, complice residente a Roma, ha messo a disposizione l'appartamento della nonna che è diventato un vero e proprio covo e ha rifocillato le amiche con una ottima insalata di riso preparata con le sue mani. Qui le Viperette hanno attraversato il momento più difficle della storia per due motivi: primo la condivisione del bagno in dieci donne, secondo decidere cosa mettersi per la serata. In men che non si dica il tranquillo appartamento della periferia si è trasformato in un accumulo informe di valigie che, aperte hanno lasciato fuoriuscire il loro carico di abiti, scarpe, maquillage e quant'altro. In sole tre ore, le Viperette si sono preparate al meglio per affrontare il momento più impegnativo.......la serata. Nel percorso dal quartier generale a Trastevere, le Viperette hanno seminato il panico nel tranquillo pomeriggio romano: uomini di tutte le razze e nazionalità sono stati come ipnotizzati dal passaggio che ha riportato loro alla mente l'esistenza delle "gnocche". Dopo anni passati tra burine e ciociare, appagati da quel poco che queste speci offrivano, le Viperette hanno risvegliato i loro istinti primordiali. I poveretti non torneranno mai più normali. Camminando per le vie del centro, le Viperette hanno approfittato per guardarsi intorno col tipico stupore di chi raramente viene allontanato dal suo habitat naturale (fatto per lo più di strade a due corsie strette, piazzette di 1 metro per 1 metro e fidanzato o marito sempre al fianco).
La cena da Otello è stata deleteria per molti degli ospiti, in particolare lu brasciolà che già di per sé aveva qualche difficoltà: le Viperette hanno gustato piatti che non rientrano nella loro naturale alimentazione, una deliziosa amatriciana, ciccia arrosto e vino direttamente dai caratteristici fiaschetti.
Dopo la cena bagno di folla a Trastevere per le nostre protagoniste che inseguite dai paparazzi sono scappate verso il gioia. A questo punto i sistemi di sicurezza erano scattati: i taxi di tutta Roma hanno boicottato le Viperette lasciandole a piedi, ma queste si sono rivolte prima al Ministero della Sanità e anche lì niente da fare, per poi decidere di procedere a piedi alla ricerca del Joia.
Anche qui le Viperette hanno lasciato il segno: gli ospiti del Joia non hanno mai visto una tale esplosione di allegria, danze sfrenate, baci ambigui e slinguazzate viperose. Alle 5 del mattino le pericolosissime ragazze sono state cacciate e sbattute in mezzo alla strada. Allora si sono piazzate in mezzo alla strada e hanno fermato i pochi taxi disponibili, cacciando anche un gruppo di inglesi pronti a salire.Dopo qualche travagliatissima ora di sonno, le Viperette si sono alzate ormai stremate ma non ancora finite e dopo il brunch, shopping sfrenato. Le commesse di Roma sono letteralmente impazzite nel tentativo di accontentare le richieste delle Viperette sguinzagliate alla ricerca del vestito perfetto. Finalmente dopo aver seminato il panico ovunque, le Viperette sono tornate a casa ma difficilmente Roma riuscirà a dimenticare.

Il prossimo sabato sarà la volta di George Bush il quale, saputo dell'accaduto ha subito programmato la sua trasferta romana. Caro George sappiamo che ti sarebbe piaciuto passare qualche ora con noi, ma mi dispiace...niente da fare, noi Viperette siamo per pochi eletti.